F.A.Q.

(Frequently Asked Question)

1) Vorrei togliermi gli occhiali e operarmi con il laser: cosa devo fare?

Deve fare una visita oculistica e degli esami specifici (topografia e pachimetria corneale) per valutare l'operabilità in sicurezza.

Se usa lenti a contatto, le deve togliere alcuni giorni (meglio 1 settimana) prima della visita e degli esami.

2) Nella mia famiglia ci sono casi di glaucoma, con pressione elevata degli occhi: posso essere a rischio anch'io?

Purtroppo si. Nel corso di una visita oculistica va misurata la pressione oculare. Meglio fare anche un campo visivo ed una pachimetria corneale, per

valutare più approfonditamente il suo rischio. Il glaucoma è una malattia subdola, che per anni può non dare sintomi evidenti.

3) Mia madre è affetta da maculopatia: oltre all'esame del fondo oculare, quale esame posso fare per saperne di più?

L'OCT è l'esame che valuta nei dettagli tutti gli strati retinici della macula e può darci tutte le informazioni del caso.

4) Che cosè il cheratocono? Come viene diagnosticato con certezza?

Il cheratocono è una deformazione microscopica della curvatura della cornea, in genere nei settori inferiori, dovuta spesso ad un assottigliamento del

suo spessore. E' proprio in quest'area assottigliata, essendo meno resistente, che avviene la deformazione, evolutiva via via nel tempo.

Il periodo di massima evoluzione normalmente va dai 18 ai 40 anni.

Si crea quindi un astigmatismo (deformazione di curvatura) che aumenta negli anni e che è irregolare, non sempre perciò correggibile con occhiali.

Può essere anche su base genetica familiare. Specie nelle fasi iniziali, può non essere visibile con certezza all'esame oculistico di base con lampada a

fessura. Per la sua diagnosi di certezza, nonchè per valutarne lo stadio evolutivo, bisogna eseguire una topografia corneale (che studia le curvature

corneali) ed una pachimetria corneale (che studia gli spessori corneali).

5) Che cos'è la cataratta?

La cataratta non è altro che la progressiva opacizzazione del cristallino, che in genere avviene con l'età.

Essa produce un lento annebbiamento della visione, un pò come vedere attraverso una lente sporca.

Per questo con l'intervento viene rimosso il cristallino opaco e sostituito con un cristallino artificiale trasparente, che ripristina la normale visione.

6) Cosa sono le "mosche volanti" (miodesopsie)?

Spesso vediamo delle piccole ombre che si muovono nel campo visivo e che ci infastidiscono.

Esse molto spesso non sono altro che dei corpi mobili vitreali, ovvero delle piccole molecole che si formano nel vitreo, in genere perchè beviamo

poco. Normalmente non rappresentano un problema, ma è bene sempre fare una visita oculistica per valutare il caso.

7) Cos'è l'occhio secco?

Con questo termine si identifica in genere la riduzione della secrezione lacrimale, che produce una serie di disturbi: sensazione di secchezza

oculare, bruciori, arrossamento, secrezione catarrale congiuntivale. Può essere legato a disturbi ormonali (specie nelle donne) o ad altre malattie,

spesso di natura autoimmune.

8) Sono diabetica: quali rischi ci sono per gli occhi?

Il diabete rappresenta una condizione di rischio di complicanze per diversi organi (cuore, reni, sistema nervoso) e purtroppo anche per gli occhi.

La retinopatia diabetica è una delle principali cause di cecità nel mondo ed è legata principalmente alla durata della malattia e al suo corretto

compenso, sia con la terapia e sia con la corretta alimentazione. I danni alla retina sono relativi alla microcircolazione e sono rilevabili ad un semplice

esame del fondo oculare, eventualmente approfonditi con un Oct. Fondamentale è quindi la prevenzione, prima che questi danni siano avanzati.

9) Sono stato operato molti anni fa con il laser ad eccimeri o con cheratotomia ed ho tolto gli occhiali.

Col passare degli anni ora ho la cataratta. Posso operarmi normalmente come gli altri?

Certamente. E' importante però che venga fatto, durante la visita preoperatoria, un corretto calcolo del valore del cristallino artificiale da impiantare

nell'occhio, che tenga conto delle variazioni effettuate con il precedente intervento. Ciò al fine di ottenere una visione migliore possibile senza

occhiali.

 

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